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Il ciclismo è uno sport durissimo, impegnativo e dove la costanza è fondamentale: anche da professio...
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Il pubblico è sempre molto caloroso e il suo incitamento da forza ai corridori...
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In salita gli scalatori si fanno strada...
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LANCE ARMSTRONG
Nato il 18 settembre 1971 a Plano in Texas, una cittadina della profonda provincia americana dove, c...

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LANCE ARMSTRONG

Storia di un sopravvissuto


Nato il 18 settembre 1971 a Plano in Texas, una cittadina della profonda provincia americana dove, come ricorda lo stesso Armostrong nella sua autobiografia, "chi non era ricco e non sapeva giocare a football non era nessuno. Proprio il mio caso", cresce sotto il segno della paura e della ribellione a un patrigno inflessibile, sposato dalla madre in seconde nozze, che lo mena regolarmente. I suoi sport sono nuoto, ciclismo e atletica. A soli sedici anni arriva quinto nel campionato americano di triathlon. La passione per la bicicletta diventa totalizzante, le sue uscite di allenamento interminabili. Nel 1991 ancora dilettante è campione nazionale statunitense, l'anno successivo partecipa alle Olimpiadi di Barcellona piazzandosi quattordicesimo.


Il suo esordio tra i professionisti nel Classico San Sebastian è disastroso: finisce ultimo a 27 minuti dal primo. La tenacia, la capacità di soffrire sono il nocciolo duro della sua personalità e a quelle doti si aggrappa nei momenti di difficoltà. Resta in Europa a gareggiare e nel 1993 arrivano i primi grandi risultati: vittoria nel campionato del mondo su strada, nel campionato USA e in una tappa del Tour de France. Negli anni seguenti centra altri importanti successi: un'altra tappa del Tour nel 1995, la Freccia Vallone, la Classico San Sebastian e quando i sentieri della gloria sportiva e dei grandi guadagni sembrano spianarsi di fronte a Golden Boy del Texas, arriva la mazzata.

Nell'ottobre '96 gli viene dignisticato un cancro maligno ai testicoli con metastasi a polmoni e cervello. Armstrong annuncia di avere il 50% di possibilità di sopravvivere. Viene operato tre volte dopo che in una provetta ha versato il suo seme. Il suo organismo viene aggredito da quattro cicli di chemioterapia che producono l'effetto voluto: il cancro si ferma. A cinque mesi dalla diagnosi Lance riesce a salire di nuovo in bicicletta, senza nessuna idea di quale potrà essere il suo futuro nello sport.

Lo sportivo per lungo tempo lascia il passo all'uomo. Parlando della sua malattia senza reticenze, Armostrong diventa un testimonial d'eccezione della lotta contro il cancro, a cui contribuisce anche creando una Fondazione con il suo nome. Nel maggio del '98 torna a correre in una gara ciclistica e la vince. Si tratta di un trofeo minore che si corre ad Austin, la sua nuovo città, ma di importanza fondamentale per l'uomo nuovo uscito dalla malattia. Nello stesso mese si sposa con Kristin. Nell'estate e autunno del 1998 Armstrong, al comando di una nuova squadra, la United States Postal Service Pro Cycling team si dedica a zittire coloro che giudicavano impossibile il suo ritorno ai livelli di eccellenza nel ciclismo mondiale: vince il Tour del Lussemburgo, il Tour di Olanda, conclude quarto in classifica nella Vuelta e nel Campionato del Mondo.

Le imprese più belle arrivano nel 1999. La vittoria nel Tour de France in luglio (primo al traguardo in quattro tappe, il secondo in classifica lasciato a oltre sette minuti) e la nascita di un figlio Luke David, in ottobre. Armstrong è cambiato anche come corridore: ora attaca anche in salita, associa alla potenza del passista l'agilità dello scalatore. Le sue frequenze di pedalata sono insostenibili anche per Marco Pantani, che dopo essere "saltato" nel tentativo di stargli a ruota nella prima tappa pirenaica del Tour 2000, si inchina di fronte al fenomeno: "Nessuno va forte come lui. Ne ho visti passisti andare forte in montagna, da Roche a Indurain. Ma così nessuno. Manco fosse figlio dell'Armstrong che è andato sulla Luna". Sulla Luna no, ma dall'inferno e ritorno sì.

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